Un delizioso villaggio Svedese, l’ora blu in Finlandia, e le meraviglie del cielo della notte polare (non solo l’aurora boreale)
04-01-14
Dopo aver dormito poche ore e per giunto piuttosto storditi dall’effetto-sauna della sera prima, la giornata ci porta verso il villaggio Övertorneå, uno dei tanti villaggi lungo il fiume Tornio, che fa da confine tra Svezia e Finlandia.
Una particolarità di questa regione della Lapponia divisa tra questi due paesi è che la maggior parte dei villaggi sulla riva del fiume ha un suo analogo sull’altra sponda, che ha lo stesso identico nome tradotto in Finlandese. Ad esempio Övertorneå è il nome del villaggio sul lato svedese, mentre sul lato finlandese si trova Ylitornio. L’altro giorno eravamo a Kukkolaforsen. Dall’altra parte del fiume, si vede Kukkolankoski. Il motivo di questi accoppiamenti è legato alla storia del confine tra Svezia e Finlandia, che è stato messo un po’ “a caso” dopo una guerra, ma vi risparmio la storia, si trova ovunque.
Övertorneå si distingue per una graziosa cattedrale del 1600 al cui interno si trova l’organo a canne più grande di tutta la Svezia.
Grazie alle nevicate dei giorni scorsi, il paesaggio è straordinariamente affascinante. Le strade sono completamente bianche, e la neve copre tutti i rami dei moltissimi alberi di questa regione, restando stabile nei giorni grazie alle temperature, che oggi sono intorno ai 10 gradi sotto zero.
Dopodichè ci siamo diretti verso la collina di Aavasaksa, in Finlandia, da dove si gode di una splendida vista su tutta la valle del fiume Tornio, anche se non abbiamo potuto vedere molto a causa del ritorno della neve.
La luce per le fotografie di questi giorni è particolare, perché in questo periodo dell’anno, a queste latitudini la maggior parte delle ore diurne sono illuminate da una luce “crepuscolare” tendente all’azzurro, generalmente conosciuta come “ora blu”. Uno dei tanti aspetti che conferiscono agli inverni nordici un fascino ineguagliabile.
Ci siamo quindi concessi un momento da turisti veramente pessimi, ovvero il “selfie” davanti al cartello posto in corrispondenza del circolo polare artico…dopotutto un po’ di sana ignoranza, ogni tanto fa bene.
Con l’arrivo della notte, le attenzioni si rivolgono come sempre ai computer e alle previsioni del tempo, e dell’attività dell’aurora, per poter capire quali chance abbiamo di vedere l’aurora boreale…l’attività solare è altissima, condizione ideale per grandi aurore, ma il meteo ci dava tenui speranze tra le 11 e mezzanotte.
Così abbiamo inforcato le “spark”, ovvero le slitte “a spinta” con cui si spostavano gli antichi lapponi e abbiamo raggiunto una strada in mezzo al bosco, circondati di stupendi alberi imbiancati. A dirla tutta le slitte sulla neve appena caduta sono un po’ inchiodate, ma nei tratti ghiacciati si viaggia “abbestia”. Insieme a noi, anche il fotografo tedesco Thomas Kast (noto anche come “Salamapaja” sui social)
Il cielo era velato. Non sereno, non coperto, si intravedeva una fortissima luna piena, e qualche pianeta…in queste condizioni, e sotto una fortissima luna piena, siamo quindi riusciti ad assistere a due fenomeni particolari, ovvero un alone lunare (cioè una mega-aureola che circonda la luna quando in alta quota si formano cristalli di ghiaccio che riflettono la luce) e poi finalmente, timidamente, lei, l’aurora boreale!
La regina delle notti polari ci ha fatto visita con una breve, ma emozionante apparizione dietro il velo di nubi. Difficile descrivere l’emozione di chi di noi assisteva a questo spettacolo per la prima volta.
L’aurora è stata poi attiva fino alle 3 di notte, ma in maniera molto debole e quasi non visibile a occhio nudo, ma solo all’occhio delle macchine fotografiche, complice anche il fortissimo bagliore lunare. Stasera le previsioni del tempo sono nettamente migliori, non ci sono nuvole su tutta la Lapponia, e se l’attività solare è buona…domani ne sentirete delle belle!
Stay tuned!