Il giro d’Islanda in inverno: l’idea del viaggio

Programma, propositi, sogni e motivazioni del mio terzo viaggio in Islanda, uno dei luoghi più affascinanti della Terra.

Chi mi conosce sa che l’Islanda non è una novità nel mio girovagare. Ho visitato questo posto due volte, la prima volta feci il giro completo dell’isola nell’agosto del 2011, poi nel Gennaio 2013 andai una settimana a Reykjavik, usando la capitale come campo base per gite in giornata nei dintorni. In quell’occasione non avevo trovato un vero e proprio inverno, se mai un autunno inoltrato. Ricordo nitidamente il termometro segnare 11 gradi il 4 gennaio a Reykjavik sotto la pioggia battente. E’ piuttosto singolare associarvi il ricordo di una sera a 8 gradi il 4 agosto, ma quando si parla di clima e Islanda, bisogna ricordarsi che non esistono regole.

Potete vedere le foto dei miei precedenti viaggi cliccando qui, oppure questo breve videoclip girato nel mio precedente viaggio invernale.

Questa volta ho deciso di prendere l’inverno di petto, e tentare di fare il giro dell’ Isola durante la prima settimana di Marzo. Dico “tentare”, perchè non è detto che io e i miei compagni ci riusciremo. L’islanda ha una sola strada che gira intorno all’isola, la strada 1, nota come “Hringvegur” (strada ad anello) e nell’utlimo inverno alcuni tratti sono stati frequentemente chiusi per via delle forti tempeste di neve

La foto che metto come copertina di questo articolo, è tratta dal sito istituzionale islandese dedicato alla viabilità nazionale. Ogni strada ha un codice colore che corrisponde alle sue condizioni. Il sito è sempre aggiornato in tempo reale, e se osservate la legenda di questa mappa potrete farvi un’idea di cosa ci aspetterà nei prossimi giorni.

Qualora ci imbattessimo nei capricci dei violenti venti islandesi, potremmo essere costretti a restare nel sud dell’isola e annullare le tappe previste nel freddo e selvaggio nord, lontani dalle carezze della corrente del golfo, che fa sì che le temperature nel sud dell’Islanda stiano mediamente intorno allo 0 durante tutto l’inverno.

L’itinerario che ho disegnato prevede le classiche tappe obbligate di un viaggio in Islanda, ovvero il circolo d’oro, le cascate della costa sud (Sejlalandsfoss e Skogafoss), poi Vik e le sue spiagge nere, fino al parco di Skaftafell, gli Iceberg e le spiagge a Jokulsarlòn e Vatnajökull. Di lì punteremo al nord attraverso i fiordi orientali, fino al lago Myvatn e Akureiri, per poi rientrare verso Ovest e la penisola Snaefellsness, con il suo celebre ghiacciaio (reso famoso da Giulio Verne, nel libro “viaggio al centro della Terra”) e il monte più fotografato d’Islanda, il Kirkjufell. Chiuderemo l’anello ovviamente a Reykjavik.

Non c’è naturalmente bisogno di sottolineare che ogni notte stellata che ci verrà regalata lungo la strada sarà oggetto della caccia all’aurora boreale, sperando di essere così fortunati da poterla fotografare sopra la distesa di Iceberg di Jokulsarlòn. Vedremo cosa ci riserverà il viaggio.

Questa sarà infine per me l’occasione di raccontarvi nel migliore dei modi il luogo che più mi ha emozionato in tutti i miei viaggi: lo farò con questo blog, tenendo il diario di viaggio, e infine con un video-racconto in cui metterò tutto ciò che di affascinante ho avuto modo di conoscere su questa terra ai confini della realtà.

Io e i mie compagni di viaggio Marta, Mario e Alessio, siamo pronti!

A presto!

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