10 motivi per visitare Istanbul

la mia personale Top Ten di ciò che rende Istanbul, un tempo nota come Costantinopoli, Bisanzio o Nuova Roma, una delle città più affascinanti al mondo

Nel corso dei miei viaggi ho visto moltissime città, e se qualcuno mi chiedesse quale fra queste sia la città col fascino maggiore, senza dubbio Istanbul avrebbe altissime chances di avere la mia preferenza. E’ una città straordinaria dal punto di vista culturale, storico, commerciale, religioso, architettonico, urbanistico e culinario, oltre ad essere un piccolo paradiso per fotografi, tante sono le occasioni di portarsi a casa immagini meravigliose.

E’ inoltre una città sicura, molto economica, e facilmente raggiungibile per un week end lungo, ma al di là di questi piccoli dettagli logistici, volendo fare una top 10 dei motivi per cui dovreste scegliere questa città per il vostro prossimo week end, io la vedrei così:

10: street food 

Le strade di Istanbul pullulano di occasioni per mangiare a basso costo. Pannocchie, castagne, addirittura cozze, e ovviamente l’immancabile “Kebap”. Tra le varie possibilità ho apprezzato particolarmente il Balik Ekmek, letteralmente Panino col pesce. Vi sembrerà strano….ma è un panino col pesce. Cotto al momento sulla piastra a bordo di barche galleggianti all’imbocco del Corno d’oro, e servito con insalata in un panino. Costo, circa 3 euro, e ci si può fare una cena. Semplicemente squisito.

La barca dove viene preparato il Balik Ekmek

09: Ponte di Galata

Il ponte all’imbocco del Corno d’oro è uno dei più antichi di Istanbul, e si distingue per essere costantemente affollato di pescatori che si piazzano qui per sfruttare le pescosissime acque del Corno d’Oro (che si chiama così, appunto, per via della sua altissima quantità di pesci). Lo spettacolo delle canne da pesca in serie è davvero degno di nota…un mio caro amico viaggiatore e poeta lo descriveva come “un’arpa di luce suonata dal Dio dei Venti”. Da non perdere, in serata, anche i locali al di sotto del ponte.

08: Istiklal Caddesi

Ogni città ha una via pedonale gremita di negozi di vario tipo. A Istanbul, questa è Istiklal Caddesi, Il viale dell’Indipendenza che unisce la famigerata piazza Taksim con la zona della Torre di Galata.. Oltre a negozi, locali, pasticcerie e ristoranti, qui potrete assistere a uno show degno di nota ad opera dei gelatai che si affacciano sulla via. Provate a ordinare un cono gelato. Ve lo ricorderete a lungo (clicca qui per il video) 🙂

07: Pasticceria Turca

Molti di voi avranno sentito nominare il “Turkish Delight”, ovvero la Delizia Turca. La Turchia ha una tradizione dolciaria tra le più varie e pregiate del mondo. Perdetevi in una pasticceria, o in una bancarella di dolci nei Bazaar, e assaggiate dolci di miele, pistacchio, noci, cioccolato, gelatina come il Turkish Delight o il celebre Baklava. Un buon modo per rendere felici voi e il vostro dentista nello stesso momento.

06: Shopping Orientaleggiante

In tutta la città si trovano negozi allestiti come fossero musei. La struttura commerciale di Istanbul è ancora di stampo medievale, per cui ogni quartiere ha la sua specialità in tema di negozi. La zona intorno alla torre di Galata è specializzata in strumenti musicali, ad esempio, alcune zone di Fatih sono specializzate nel commercio dei tessuti, altre per gli abiti da sposa, e così via. In base a cosa si desidera, c’è un quartiere specifico in cui recarsi.

Per i turisti sono imperdibili due strutture dedicate al commercio, ovvero il Gran Bazaar e il Bazaar Egiziano, noto anche come Bazaar delle Spezie.

Il Bazaar delle Spezie, o “Bazaar Egiziano”

Sono strutture incredibilmente affascinanti per i colori, gli odori, il modo di fare ammiccante, a volte invadente, ma sempre educato dei negozianti, e per l’ammasso di negozi piazzati uno accanto all’altro in un labirinto di viuzze dove non perdersi è davvero impossibile. In tutta onestà va detto che dal punto di vista economico sono un po’ trappole per turisti…le stesse cose, comprate al di fuori dei Bazaar, costano decisamente meno. Tenetelo a mente prima di dilapidare le vostre Lire Turche in tappeti stampati.

Esposizione di lampade nel Gran Bazaar

05: Torre di Galata

La torre costruita dai Genovesi è uno dei simboli indiscussi della città, ed è circondata di locali meravigliosi dove trascorrere la serata. Se avrete pazienza di fare la fila e pagare il biglietto per salire in cima alla torre, potrete poi godere di uno dei panorami urbani più speciali del mondo, e avrete la sensazione di avere in mano gli edifici di Sultanahmet, e tutte le grandi moschee che spiccano tra gli edifici posti al di là del Corno d’Oro. Esperienza claustrofobica, ma ne vale assolutamente la pena.

La vista mozzafiato su Sultanahmet dalla Torre di Galata

04: Sultanahmet

Il quartiere corrispondente alla zona più antica della città è senza alcun dubbio la principale attrattiva turistica della città. Al suo interno si ergono le principali icone cittadine, come il palazzo imperiale Topkapi, la chiesa di Santa Sofia, la moschea del Sultano Ahmet (nota come Moschea Blu per via delle sue decorazioni interne, dove il blu è il colore dominante) oltre che importanti resti del passato Romano come l’Ippodromo e la Cisterna Basilica.

La Cisterna Basilica

 

La Moschea del Sultano Ahmet, nota come Moschea Blu

03: Moschee e Religione Islamica

Negli ultimi decenni la religione islamica è sempre stata associata, in occidente, ai fenomeni dell’estremismo, della violenza misogina e del terrorismo. Quando si pensa all’Islam, in occidente, si cade troppo spesso vittima di pregiudizi infondati. Ho visitato molti paesi Islamici e posso dire senza alcun timore di smentita che l’immagine del mondo musulmano che l’informazione di massa ci propone, è molto distante dal vero.

Yeni Camii, la “Moschea Nuova”

La cultura e la religione islamica sono estremamente affascinanti nella loro complessità, e su certi aspetti credo anzi che l’occidente Cristiano dovrebbe prendere esempio, e viceversa. Tra gli aspetti più evidenti di questa cultura, ci sono appunto le moschee. Edifici maestosi, costruiti per rappresentare il paradiso in Terra, e al cui interno ogni elemento ha un suo signifcato, un suo simbolismo. Vivere per la prima volta l’esperienza del canto del Muezzin, provare la sensazione dei piedi nudi che calpestano i morbidissimi tappeti, godersi le pregiate decorazioni  e i grandi lampadari circolari, sono solo alcuni dei ricordi indelebili che vi porterete a casa visitando la celebre Moschea Blu, la Moschea di Sulimano, la Moschea Nuova, e soprattutto la Moschea di Fatih, se avrete voglia di spingervi in questo quartiere poco battuto dai flussi del turismo.

L’interno della Moschea Nuova

02: Quartieri storici di Fatih, Fener e Balat

L’area occupata dalla vecchia Costantinopoli comprende anche molti quartieri compresi tra la moschea di Sulimano e le antiche mura Teodosiane, densi di storia e di fascino, ma tenuti largamente al di fuori dei circuiti turistici. Eppure sono innumerevoli le ricchezze che questi quartieri, patrimonio dell’UNESCO, possono offrire al visitatore. Godetevi la sontuosa moschea di Fatih, il Bazaar delle donne (non un mercato al femminile, ma l’antico quartiere dove si commerciavano le schiave), o i  negozi del quartiere Maltese. Guardate poi come cambia il mondo l’aspetto delle persone all’interno del quartiere estremista islamico di Carsamba.

Le vie del quartiere Greco di Fener

Di qui scoprite Fener, l’antico quartiere Greco che ospita le principali chiese Ortodosse della città e del mondo (nel caso della Cattedrale di San Giorgio, sede del Patriarcato Ecumenico, che ospita al suo interno gli antichi arredi della chiesa di Santa Sofia e che è uno dei luoghi di culto più affascinanti dell’intera Istanbul). Il fascino di Fener è dovuto anche al suo aspetto di “città fantasma”, dato dalle molte case diroccate abbandonate in seguito alle persecuzioni nei confronti Greci che le abitavano apportate dei Turchi in seguito ai numerosi episodi di attrito tra Grecia e Turchia del secolo scorso.

Messa Ortodossa all’interno della Cattedrale di San Giorgio

Infine Balat, il quartiere ebraico da cui spingersi fino alle antiche mura Teodosiane, nei cui pressi si trova l’ex chiesa di San Salvatore in Chora al cui interno vedere mosaici bizantini decisamente migliori di quelli visibili a Santa Sofia.

Il fatto che tra questi quartieri non si aggiri nessun turista, è oggettivamente un mistero.

Ma il motivo principale per venire a istanbul è senz’altro l’ultimo che elenco nella mia Top Ten.

01: Terra di Confine

Ciò che rende Istanbul una delle città più affascinanti al mondo è l’essere una zona di transizione storica, culturale, geografica e religiosa tra l’Europa Cristiana e il Medio Oriente Islamico. L’esempio perfetto  di questo concetto è la chiesa di Santa Sofia: per quasi un millennio è stato l’edificio più grande e importante della cristianità, poi convertita in Moschea con l’aggiunta dei 4 minareti, e infine sconsacrata e adibita a Museo con la fine dell’impero Ottomano.

Santa Sofia e le aiuole fiorite di Sultanahmet

Oggi al suo interno convivono uno accanto all’altro i mosaici rappresentati le icone del Cristianesimo con i medaglioni portanti il nome di Allah, Maometto e dei quattro califfi. Non conosco altri edifici al momento dove i simboli di queste due religioni siano posti uno accanto all’altro. E’ come se fosse il luogo in cui due modi diversi di interpretare il rapporto dell’uomo con il divino si passano il testimone.

L’intera città si dipana a partire da questo concetto. Le donne coperte di veli che lasciano vedere solo gli occhi, e talvolta nemmeno quelli, camminano accanto alle ragazze con le minigonne e i pantaloni attillati. La città stessa è per metà in Europa, e per metà in Asia, separata dallo stretto di mare più navigato al mondo, il Bosforo. La storia Ottomana si affianca a quella Romana, e via discorrendo. Istanbul è la città perfetta per mettere il naso in una cultura diversa dalla nostra senza dovercisi immergere completamente.

E’ un assaggio di oriente.

Un’esperienza transculturale.

Un crepuscolo spirituale.

Una sfumatura dell’infinita bellezza del mondo.

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